La sostenibilità non è più solo una questione etica: oggi è diventata una componente strategica delle performance aziendali, sia sul piano economico che sociale. In questo contesto, il concetto di “doppia materialità” sta guadagnando un ruolo centrale.

Ma cosa significa veramente e perché è così rilevante per le imprese moderne?

Cosa significa “Doppia Materialità”?

Si tratta di un concetto che integra, nei report aziendali, due prospettive di valutazione:

  1. Materialità Finanziaria: che analizza l’impatto che i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) hanno sulle performance economiche dell’azienda, come rischi operativi o reputazionali. Questa visione tradizionale è cruciale per gli investitori, che vogliono comprendere i potenziali rischi che la sostenibilità può comportare sul piano finanziario.
  2. Materialità di Impatto: che valuta come le attività aziendali influenzano la società e l’ambiente, senza considerare immediatamente il ritorno finanziario. Questa dimensione permette di esplorare come le operazioni aziendali influenzano ecosistemi naturali, comunità locali e dipendenti, e sta diventando sempre più importante per un pubblico ampio di stakeholder.

Con l’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), l’Unione Europea stabilisce nuovi standard di trasparenza per le aziende, che saranno obbligate a fornire dati su entrambe le dimensioni della materialità. Questo richiede ad oltre 50.000 aziende in Europa di includere, nei propri report, indicatori di impatto sociale e ambientale, portando a una trasformazione radicale della rendicontazione aziendale.

Perché la Doppia Materialità è importante?

L’ approccio della doppia materialità risponde anche ad una crescente domanda di trasparenza, spinta sia dai consumatori che dagli investitori. Un report del World Economic Forum 2024 ha rivelato che il 78% degli investitori istituzionali considera la sostenibilità un fattore chiave per le decisioni d’investimento. La doppia materialità permette, quindi, alle aziende di rispondere a queste aspettative offrendo una panoramica completa del proprio operato, mostrando non solo il rendimento economico, ma anche il valore generato per la società.

Inoltre, l’approccio della doppia materialità consente alle aziende di anticipare i rischi e le opportunità derivanti dai temi ESG. Per esempio, le imprese in settori a elevato impatto ambientale possono identificare aree di miglioramento che riducono i rischi regolatori e reputazionali a lungo termine, mantenendo una solida base finanziaria e una reputazione sostenibile.

Ma, quali sono esempi di aziende che hanno già sperimentato questa forma di report?

Patagonia è una delle aziende leader in questo approccio. Da anni, il brand outdoor americano (riconosciuto come uno dei maggiormente sostenibili al mondo grazie alla “vision” del suo fondatore) si impegna a ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti, utilizzando materiali sostenibili e offrendo programmi di riparazione per ridurre gli sprechi. Questo impegno ha migliorato la reputazione di Patagonia tra i consumatori consapevoli e ha contribuito a costruire un forte senso di appartenenza alla missione aziendale.

BNP Paribas, una delle principali banche europee, integra la doppia materialità nella sua strategia d’investimento, focalizzandosi sui rischi climatici non solo in ottica finanziaria, ma anche in termini di impatto ambientale. Ad esempio, BNP ha ridotto gli investimenti nei settori del carbone e ha aumentato il finanziamento per progetti di energia rinnovabile. Questo ha permesso alla banca di mantenere la fiducia degli investitori etici e di rafforzare la propria posizione come banca sostenibile.

Danone, leader nel settore alimentare, collabora con agricoltori locali per promuovere pratiche agricole sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le condizioni sociali dei lavoratori. Ugualmente risulta aver messo in atto politiche interne specifiche per la riduzione della discriminazione di genere ed il riconoscimento del ruolo di cura della donna. Queste politiche hanno dimostrato come una strategia di doppia materialità possa creare valore per l’azienda e per le comunità circostanti, migliorando la resilienza aziendale di Danone in un settore sempre più regolato e competitivo.

Quindi, la Doppia Materialità crea anche benefici per le Aziende?

Certo, offre alle aziende anche una serie di benefici tangibili:

  1. Aumento della Trasparenza: Le aziende che rendono conto del proprio impatto sociale e ambientale rafforzano la fiducia degli investitori, dei consumatori e delle comunità locali.
  2. Resilienza a Lungo Termine: Identificare i rischi ESG fin dalle prime fasi permette di adottare misure preventive, riducendo l’esposizione a crisi future.
  3. Miglioramento della Reputazione: Le aziende sostenibili godono di una reputazione migliore e risultano più attraenti per i talenti e per gli investitori, che oggi sono sempre più interessati al valore non solo economico, ma anche sociale di un’azienda.

In conclusione, ritengo che adottare un approccio di doppia materialità non significhi solo rispettare normative o fare buona impressione su stakeholder e clienti: è una dichiarazione del valore che l’azienda attribuisce alla sua storia e al suo impatto, oggi e nel futuro.

In fondo, ogni impresa ha un racconto da costruire, fatto di sfide, conquiste e valori che la contraddistinguono. Come mi ha ricordato un amico, la storia di un brand è molto più di una timeline; è un’eredità che si proietta in avanti. Conoscere e rendere trasparente il proprio impatto sull’ambiente e sulla società è una scelta consapevole di responsabilità, anche verso le generazioni future.

La doppia materialità rappresenta, quindi, un nuovo capitolo nella narrazione aziendale, dove il successo non è solo economico, ma umano, sostenibile, autentico. Le aziende che decidono di misurarsi con questa sfida scrivono una storia di innovazione, lungimiranza e rispetto, capace di ispirare il futuro dei propri team e delle comunità di cui fanno parte!