C’è un tempo giusto per ogni cosa, anche per costruire una rete di relazioni. E quel tempo, a mio avviso, è prima che serva.

Negli ultimi giorni mi è capitato di leggere ed ascoltare diversi interventi che mi hanno fatto riflettere su questo tema, a partire dal recente rapporto presentato da CENSIS e Compagnia delle Opere Piemonte sul tema “La solitudine dell’Imprenditore“. Un dato emerge con forza: la rete relazionale, il cosiddetto “network”, non è (solo) uno strumento per cercare opportunità lavorative o vendere qualcosa. È, soprattutto, uno spazio di confronto, scambio, intuizione e scoperta che va costantemente alimentato!

Personalmente, ho sempre creduto nel potere delle relazioni. Ma non intese in senso utilitaristico o strategico, bensì come terreno fertile dove nascono idee, si aprono possibilità e si sviluppa il pensiero. Parlare con gli altri stimola la mia intuizione, mi offre nuove angolazioni da cui osservare i problemi e mi aiuta a immaginare soluzioni che da sola non avrei mai immaginato. Per questo faccio parte di varie associazioni, come la stessa C.d.O. o Rete al Femminile Torino.

In un mondo imprenditoriale in costante trasformazione, dove l’incertezza è diventata una compagna di viaggio stabile, è proprio il capitale relazionale a fare la differenza. Una rete di contatti autentici, costruita con cura, curiosità e rispetto, diventa un punto di appoggio nei momenti complessi, ma è anche una bussola preziosa per orientarsi quando si aprono nuove strade.

E c’è di più. Il confronto con altri imprenditori, professionisti o semplicemente persone con esperienze diverse, è spesso una leva potente per migliorare la propria attività. Non si tratta solo di ricevere consigli o suggerimenti tecnici, ma di esporsi a modi diversi di pensare, di gestire, di reagire. Questo tipo di scambio aiuta a uscire dalla bolla delle proprie convinzioni, ad affinare il proprio approccio, ad anticipare scenari.

Certo, non è sempre facile. Trovare persone disposte a fidarsi della tua buona fede, e ad accettare un incontro solo per il piacere di un confronto intellettivo autentico, può essere una sfida. Viviamo in tempi in cui l’utilità immediata spesso prevale sul valore dello scambio gratuito e generoso. Ma proprio per questo, quando queste relazioni nascono, vanno custodite come qualcosa di raro e prezioso.

In un mondo imprenditoriale in costante trasformazione, dove l’incertezza è diventata una compagna di viaggio stabile, è proprio il capitale relazionale a fare la differenza. Una rete di contatti autentici, costruita con cura, curiosità e rispetto, diventa un punto di appoggio nei momenti complessi, ma è anche una bussola preziosa per orientarsi quando si aprono nuove strade.

E c’è di più. Il confronto con altri imprenditori, professionisti o semplicemente persone con esperienze diverse, è spesso una leva potente per migliorare la propria attività. Non si tratta solo di ricevere consigli o suggerimenti tecnici, ma di esporsi a modi diversi di pensare, di gestire, di reagire, di aprire la propria visione. Questo tipo di scambio aiuta a uscire dalla bolla delle proprie convinzioni, ad affinare il proprio approccio, ad anticipare scenari, ma soprattutto ad esercitare la capacità di uscire dal proprio contesto per trovare risposte inattese!

Non dobbiamo aspettare che ci serva qualcuno per iniziare a cercarlo. Dobbiamo coltivare i rapporti prima, quando tutto va bene, quando il tempo sembra non mancare. Solo così possiamo creare legami che si fondano sulla fiducia reciproca e non sull’urgenza.

Costruire relazioni richiede tempo, ascolto, disponibilità. Ma è uno degli investimenti più preziosi che possiamo fare nel nostro percorso professionale e umano. Perché, come ho sentito più volte ripetere – e lo credo profondamente – “…da soli si può anche correre, ma è insieme che si arriva lontano”.

E forse è proprio in una chiacchierata informale, in un caffè condiviso o in un confronto tra visioni diverse che nasce l’idea giusta, quella che fa la differenza.