Il Passaggio generazionale spaventa le aziende?

Qualche giorno fa ho preso parte alla presentazione del Rapporto “La solitudine dell’imprenditore”, realizzato congiuntamente dal Censis e dalla Compagnia delle Opere Piemonte.

Durante l’evento, il Segretario Generale del Censis, dott. De Rita, ha chiarito che il concetto di “solitudine” non va inteso in senso letterale, ma come la conseguenza della mancanza di condivisione e relazioni, che può influenzare le decisioni aziendali. Il Rapporto suggerisce quindi considerazioni per contrastare questa solitudine e rafforzare le connessioni utili alla crescita dell’impresa.

Dopo aver letto il report, ho riflettuto su due temi che considero, per i miei interessi, strategici: il passaggio generazionale e l’imprenditoria femminile. In questo articolo mi concentrerò sul primo, lasciando il secondo per la prossima settimana.

Passaggio Generazionale: Un’Opportunità da Non Sottovalutare

Come si evince dal report, il passaggio generazionale rappresenta una sfida fondamentale per le imprese piemontesi. Tuttavia, non va confuso con la comunicazione intergenerazionale: il primo riguarda la transizione della leadership e della gestione aziendale da una generazione all’altra, mentre il secondo si riferisce al confronto costante tra generazioni diverse all’interno dell’azienda.

Secondo il Rapporto Censis, oltre il 60% delle imprese piemontesi dovrà affrontare un cambio di leadership nei prossimi dieci anni, ma solo una minoranza ha predisposto una strategia adeguata. Questa mancanza di preparazione può comportare rischi significativi, in particolare:

  • Mancanza di pianificazione, con conseguenti crisi interne e difficoltà nella continuità aziendale;
  • Gap di competenze tra generazioni, che può influire sulla competitività e sulla crescita;
  • Resistenza al cambiamento, soprattutto nelle aziende a gestione familiare, dove le tradizioni spesso prevalgono sull’innovazione.

Strategie per un Passaggio Generazionale di Successo

Affrontare con successo il passaggio generazionale richiede strategie mirate. Ecco alcune best practice fondamentali che possono essere realizzate:

  • Formazione e Onboarding: Preparare i successori con percorsi di formazione manageriale e favorire il networking per supportarli nel ruolo di leader;
  • Pianificazione Anticipata: Definire un piano di transizione chiaro e graduale per evitare incertezze e possibili ripercussioni finanziarie;
  • Dialogo Intergenerazionale: Creare un ambiente di confronto tra senior e nuove generazioni per integrare esperienza e innovazione.

Attenzione, perchè un passaggio generazionale ben gestito può rappresentare non solo un’opportunità per garantire la sopravvivenza dell’impresa, ma anche un’occasione per rinnovare strategie, valorizzare competenze e favorire lo sviluppo sostenibile (ho già riportato molti esempi negli articoli precedenti). In tempi difficili, questa transizione può definire la sopravvivenza o la scomparsa di un’azienda. E gli esempi concreti di questo fenomeno sono numerosi.

Alla prossima settimana per i commenti sull’imprenditoria femminile: un tema caldo che mi sta particolarmente a cuore!