
creatività s. f. [der. di creativo]. – Virtù creativa, capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia. In psicologia, il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell’ideare, capacità di sintesi e di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze.
Così riporta il vocabolario Treccani .
Tante volte mi sono chiesta esattamente cosa fosse la creatività.
Se dovesse essere intesa come un talento personale, un modo di approcciare la vita o una capacità da coltivare idee in modo innovativo…
Nonostante i miei dubbi nel definirla, personalmente ritengo che la creatività sia un concetto fondamentale che va ben oltre l’ambito artistico, contesto a cui normalmente le persone la associano. Rappresenta la capacità di generare idee nuove e originali, trovare soluzioni innovative a problemi complessi e vedere connessioni innovative tra ambiti apparentemente lontanissimi.
Nel contesto professionale, poi, la creatività è spesso un talento fondamentale per distinguersi e ottenere un vantaggio competitivo. In un mondo in continua evoluzione, le aziende e i professionisti devono essere in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e anticipare le tendenze. Qui entra in gioco la loro creatività: essa permette di innovare, di trovare nuove strade quando quelle tradizionali sembrano non funzionare più e di esplorare opportunità che altri potrebbero non vedere. Un vantaggio di crescita su cui le aziende dovrebbero investire, creando contesti ed ambienti favorevoli al pensiero trasversale dei propri teams.
Ma essere creativi non significa semplicemente inventare qualcosa di mai realizzato prima: significa saper combinare elementi esistenti in modi originali utilizzando la propria capacità di “pensare fuori dagli schemi”, una qualità sempre più apprezzata in qualsiasi ambito.
Anche se sono convinta sia in parte istinto, non la ritengo, del tutto, una dote innata riservata a pochi eletti, ma una competenza che può essere sviluppata e affinata attraverso l’esercizio e l’esperienza: basta volerlo e dargli il giusto spazio nella propria routine giornaliera! Infatti investire nella propria creatività significa investire nel futuro e nella capacità di affrontare con passione e lungimiranza le sfide che la vita ci riserva!
Anche io, in questa fine d’estate, ho deciso di investire nella mia creatività immergendomi nella lettura di “Agguato creativo“, un testo fuori dagli schemi, scritto da Matteo di Pascale, il co-fondatore di Sefirot Independent Publisher … Sì, quelli che hanno inventato le carte di Intùito, BAD, Fabula e Cicero (forse ne ho dimenticata qualcuna)!
Al momento ne sono dipendente: è un libro che scorre benissimo e dà moltissima energia…giusto per una ripresa post vacanziera! Quindi posso affermare che “Leggendo di creatività si ricomincia con entusiasmo!!!”
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