Oggi vorrei condividere con voi un aspetto della sostenibilità che apprezzo particolarmente: il suo essere in costante evoluzione.

Abbiamo già parlando di Agenda 2030, dei 17 goals e di come questi siano stati scritti per essere trasversali e coprire un ampio numero di situazioni che il mondo si trova ogni giorno ad affrontare.

Ma, se ci fermiamo a riflettere, notiamo come dal 2015 (anno in cui sono stati scritti) ad oggi il mondo ha subito tanti cambiamenti del tutto inaspettati: abbiamo vissuto una pandemia che ci ha completamente modificato il modo di lavorare, un lock down che ci ha fatto amare e/o odiare le mura domestiche, abbiamo scoperto l’AI che potenzialmente potrebbe scombussolare le nostre abitudini di lavoro e vita o, secondo alcuni, addirittura sostituirci… e l’Agenda 2030?

Per ora l’Agenda è rimasta tale e quale, con i suoi 17 goals e 169 target, ma durante le riunioni della COP si è iniziato a discutere di possibili aggiornamenti.

Sicuramente avrete sentito parlare della COP, l’evento annuale che riunisce i rappresentanti dei paesi membri che hanno aderito alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). La COP è l’organo decisionale della UNFCCC e rappresenta un’opportunità per i Paesi di discutere e negoziare sulle questioni relative al cambiamento climatico, nonché di valutare e rafforzare gli impegni presi in precedenza. Il suo obiettivo principale è quello di stabilire accordi globali e azioni concrete per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. Sinceramente, ma è un parere personale, le ultime edizioni non hanno dato i frutti sperati…

Proprio nelle ultime edizioni della COP si è discusso di integrate nell’Agenda 2030 nuovi goals che la rendano ancora più in linea con le sfide che il mondo si trova ad affrontare. Naturalmente i vari gruppi di interesse hanno proposto ciascuno un proprio argomento.

Ecco, allora, che si è parlato di introdurre come Goal 18 la comunicazione responsabile, ma anche la cultura della sicurezza, per limitare le morti sul lavoro, o l’etica nella tecnologia AI. Si sono proposti anche temi quali la salute mentale, la protezione della biodiversità, la gestione sostenibile dei rifiuti o promozione di tecnologie sostenibili.

Purtroppo, ciascun cambiamento o innovazione dell’Agenda richiede visioni condivise dai Paesi parte e lunghi tempi per adottare modifiche, pertanto temo (ma spero di essere smentita!) che il processo per introdurre nuovi goals non sarà veloce ed indolore.

Vi lascio con una frase sentita in un evento internazionale, ma che si addice bene allo stato in divenire della sostenibilità: “la sostenibilità è uno dei pochi settori in cui copiare è bene e giusto”. Si, inquanto, proprio perchè è un tema in costante modifica, copiare le nuove azioni messe in atto da un concorrente può rivelarsi il miglior modo per moltiplicare gli sforzi verso un mondo più sostenibile.